Geum triflorum, una pianta curiosa chiamata anche fumo della prateria

Di piante dall’aspetto curioso ce ne sono a bizzeffe. Una assai particolare, però, è il Geum triflorum, pianta meglio nota con i soprannomi di fumo della prateria, rosa fumata della prateria, barba di leone o baffi di vecchio. Si tratta di una pianta parente delle rose visto che fa parte della famiglia delle Rosaceae. Questa pianta erbacea perenne fiorisce in primavera ed è diventata famosa per via dei suoi lunghi filamenti piumati che spuntano fuori dai semi e che ne aiutano la dispersione.

Come prendersi cura della Geum triflorum?

geum triflorum
Matt Lavin from Bozeman, Montana, USA, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Come dicevamo il Geum triflorum è una pianta erbacea perenne con radici fibrose che hanno un sapore che ricorda il sassofrasso. Le foglie versi sono coperte da cortissimi peli lanuginosi. A inizio primavera queste foglie si appiattiscono a terra e sembrano quasi essere malate. Man mano che la primavera va avanti, però, diventano più erette. Quando però in estate la stagione si fa troppo secca, ecco che tornano ad appiattirsi a terra.

Questa pianta tende a crescere in autunno (esattamente quando la maggior parte delle altre piante entra in quiescenza), producendo foglie di color grigio-verde. Nelle zone innevate o in quelle dove non fa troppo freddo, le foglie rimangono sempre verdi. Tuttavia a volte si notano sfumature arancioni, rosse o viola.

I fiori fanno la loro comparsa da metà primavera all’inizio dell’estate. Ogni singolo fiore pende capovolto, sorretto da un peduncolo separato. Ogni gambo tende ad avere tre, cinque o sette fiori. I sepali variano dal rosa al marrone e sono ricoperti da una fine peluria lanuginosa, mentre i fiori hanno petali di colori variabili, dal giallo chiaro al crema, dal rosa al viola, a volta con venature violacee.

Ed è qui che arriva la vera particolarità della pianta. Quando l’impollinazione è terminata, i capolini si raddrizzano e i sepali, finora strettamente chiusi, si aprono. Gli stili cominciano così ad allungarsi, arrivando anche a misurare 70 mm. Proprio questi stili sono ricoperti di una densa peluria fine che sembra quasi trasformali in piume di uccelli, ci color malva. Le teste dei semi sottostanti, invece, sono di colore rosa pallido all’inizio, tendente poi al marroncino chiaro o al grigio man mano che maturano a metà estate.

In pratica, una volta terminata l’impollinazione, questi fiori assumono l’aspetto di ciuffetti piumati, da qui i nomi visti sopra.

La brutta notizia è che qui da noi questa bellissima pianta è difficile da trovare. Questo perché è originaria del Nord America. Inoltre, per poter crescere e prosperare, richiedono un habitat che difficilmente si trova qui da noi. Considerate che in natura crescono nelle praterie con terricci ben drenanti, lontano dai boschi.

Come pianta non tollera assolutamente i ristagni d’acqua, particolarmente pericolosi soprattutto d’inverno. Tuttavia, per poter crescere bene, richiede una buona umidità. Tollera bene la siccità. Come esposizione, crescono bene al sole, ma soprattutto nelle estati più calde preferiscono l’ombra.

Se mai riusciste a trovare dei semi qui da noi, il fumo della prateria si dimostra essere una splendida e inusuale pianta ornamentale. Inoltre è perfetta anche nei giardini rocciosi.

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