Fumo di salvia: energia pulita per l’anima e per lo spazio

Fin dall’antichità si impiega il fumo di salvia per purificare l’anima e gli ambienti. Vi siete mai chiesti però attraverso quali meccanismi il suo aroma, che si diffonde nell’aria quandi brucia, assume un ruolo così importante? Ciò di cui vi stiamo per parlare è il perfetto connubio che si stabilisce tra scienza e tradizione. Continuate a leggere e scorpirete che cosa si nasconde dietro questa pratica millenaria.

mazzo di salvia

La salvia bianca è una pianta originaria del sud-ovest degli Stati Uniti, che in passato si bruciava per produrre effetti sia di natura fisica che spirituale. Quando si impiega questa pianta per un rituale domestico non ci si limita semplicemente a farla bruciare: è molto importante concentrarsi sulle proprie intenzioni e arricchire, per quanto possibile, lo spazio di energie positive. Inalare l’odore di salvia bianca bruciata aiuta a mantenere in una condizione di stabilità il proprio equilibrio emotivo, contribuendo ulteriormente ad allontanare le vibrazioni pesanti. Dal punto di vista fisico attuare questa pratica permette anche di “rinfrescare” l’aria. Sembrerebbe infatti che il fumo derivante dalla combustione sia in grado di uccidere il 94% dei batteri presenti dispersi nell’ambiente.

diffusione del fumo

Un effetto che non si visualizza immediatamente, ma che per improtanza va necessariamente citato, riguarda la qualità del sonno. Chi è solito praticare questa procedura tendenzialmente è più propenso ad avere una routine serale tranquilla, quindi ad addormentarsi con maggior facilità e a riposarsi senza incorrere in spiacevoli interruzioni. Infine si consiglia di bruciare la salvia bianca per prendersi un momento per riflettere ed in genere si cerca di formulare un’intenzione positiva. Questo atto infatti, nella sua semplicità, aiuta la mente umana ad orientare l’energia verso un cambiamento desiderato. Infine disporre di chiarezza mentale è importantissimo per chi è solito meditare. Non è casuale infatti che si bruci la pianta durante la lettura dei tarocchi o l’attuazione di lavori creativi.

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