Frutteto, come coltivare senz’acqua con il famoso metodo Fukuoka

Grazie ad una strategia studiata dagli esperti vivaisti, riuscirai a risolvere tutti i problemi legati all’irrigazione di frutteti ed orti. Il metodo in questione è chiamato metodo Fukuoka. Tutti gli amanti del giardinaggio e della natura comprendono come sia fondamentale, per la buona riuscita di una coltivazione, la giusta quantità d’acqua. Questa è l’unica tecnica che vi permetterà di coltivare senza acqua.

L’ideatore di questo metodo è un giapponese nato nel 1913. Questo coltivatore ha dedicato buona parte della sua vita all’osservazione delle piante, dei fiori e della natura in generale. Non solo agricoltore, ma anche biologo e filosofo, ha pubblicato diversi libri sulla coltivazione. Il  metodo Fukuoka rientra nella categoria dell’agricoltura naturale e per alcuni aspetti è simile alla permacultura. Rispetta quindi le condizioni e i cicli naturali per ottenere un arricchimento del sottosuolo e, di conseguenza, una migliore qualità dei fiori o dei frutti.

Questa filosofia agricola, come l’hanno definita gli esperti, non prevede: aratura, dissodamento, vangatura, concimazione, potatura e nemmeno irrigazione. Il metodo Fukuoka si basa su quattro punti principali. Il primo consiste nel non lavorare la terra. Il tuo piccolo appezzamento infatti non dovrà mai essere arato, perché interverranno i movimenti naturali delle radici e dei piccoli animali a spostarlo in modo semplice. In questo modo non ne verrà intaccata la microfauna o il sottosuolo impoverito.

Il secondo punto consiste nel non rimuovere erbacce o insetti. La filosofia di questo sistema è abbastanza semplice. In natura non esiste nulla come piante o insetti che si possa definire dannoso, esistono invece sistemi sbilanciati che non garantiscono una sopravvivenza prolungata a frutti, fiori o piante. Non dobbiamo quindi rimuovere le erbe infestanti o gli insetti che nascono spontaneamente utilizzando metodi artificiali, sarà la natura che interverrà e farà il suo corso. Il terzo punto consiste nel non usare mai: composti chimici artificiali, fertilizzanti o pesticidi. Infine l’ultimo punto consiste nel non concimare mai ma piuttosto esaminare invece il sistema ambientaleL’acqua non viene quindi mai utilizzata per via delle tecniche sopra indicate, sufficienti a garantire la nascita di fiori, piante e frutti. Servirà solo nei momenti di trapianto, per far attecchire le radici nel sottosuolo.

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