Fiore del tappeto persiano: tutto ciò che devi sapere sulla Edithcolea grandis

La Edithcolea grandis è conosciuta sotto il nome di fiore del tappeto persiano (in inglese Persian Carpet Flower). Tale nome è dovuto all’aspetto del fiore, che ricorda i motivi dei tappeti persiani. Si tratta di una succulenta che appartiene alla famiglia delle Asclepiadaceae. Cresce nelle regioni siccitose e aride, è diffusa in Yemen e in alcuni Paesi dell’Africa, come Etiopia, Kenya, Gibuti, Uganda, Somalia, Tanzania.

Ha un portamento strisciante, raggiunge i 15 cm d’altezza e i 30 cm di lunghezza. Il fusto è quadrangolare, carnoso e con protuberanze appuntite. La sua particolarità è il vistoso fiore a forma di stella, con un diametro di circa 8 cm, maculato e di colore giallo-brunastro. Emana un odore simile a quello della carne andata a male, caratteristica che serve ad attirare le mosche e favorire il processo di impollinazione.

Edithcolea grandis

Consigli per la coltivazione

La Edithcolea grandis è una pianta piuttosto semplice da coltivare perché non richiede troppe attenzioni. Ha una crescita abbastanza lenta. Non tollera bene il freddo, predilige temperature superiori ai 12° C. In inverno va posizionata all’interno della casa perché non può sopportare temperature più basse dei 4°-6° C. Non ama l’esposizione diretta ai raggi del sole, andrebbe collocata in posizione semiombreggiata o ombreggiata.

Fiore del tappeto persiano

Necessita di un buon drenaggio, quindi il terreno deve essere composto da pomice, argilla e terriccio. Per quanto riguarda le innaffiature, una volta a settimana è sufficiente durante il periodo vegetativo. Si può eventualmente aumentare la frequenza in base alle necessità della pianta, assicurandosi sempre che il terreno risulti asciutto tra una innaffiatura e l’altra. In autunno le innaffiature vanno diminuite fino ad essere interrotte del tutto con l’arrivo dell’inverno, per consentire alla pianta di entrare in dormienza.

Edithcolea grandis

La propagazione avviene per seme o per talea. Nel primo caso si pianta il seme nel terriccio adatto, avendo cura di mantenere la temperatura oltre i 14° C e garantendo un buon livello di umidità. Nel secondo caso, invece, si procede con il taglio in primavera. Dopo aver lasciato asciugare il taglio per qualche giorno, si formerà una sorta di callo. È il momento di trasferire la talea nel terriccio con sabbia e pomice, lasciandola a una temperatura di circa 20° C.

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