Erodium malacoides, la pianta selvatica capace di sopravvivere ovunque (e a chiunque)
Se vi piacciono le piante selvatiche, allora amerete l’Erodium malacoides. Nota anche come becerrilla o alfilillo, si tratta di una pianta erbacea capace di sopravvivere ovunque, in qualsiasi condizione, non importa quando il terreno sia pover. E riesce a sopravvivere anche a chiunque, pure ai pollici neri più incalliti. Il tutto con l’apprezzabile bonus di produrre dei bei fiorelli rosa o viola e di richiedere poca manutenzione. Come direbbe George Clooney, what else?
Come prendersi cura dell’Erodium malacoides?

Erodium malacoides è una pianta erbacea annuale afferente alla famiglia delle Geraniaceae. Molto adattabile e versatile, è capace di diventare una splendida pianta ornamentale. Se avete un giardino rustico o in stile cottage inglese, è assolutamente perfetta.
Alta al massimo 50 centimetri, presenta foglie lobate o arrotondate, con margini seghettati. Leggermente pelose, le foglie contrastano bene con i suoi piccoli fiori rosa o viola, dai cinque petali (sono capaci di attirare anche gli insetti impollinatori).
Originaria delle zone mediterranee, ama gli ambienti aridi e semi-aridi. Inoltre è capace di crescere ovunque, nei terreni poveri e in quelli incolti, nei prati e sul bordo delle strade, nei terreni sabbiosi e in quelli pietrosi. Neanche a dirlo, resiste anche alla siccità e si adatta pure alle basse temperature.
Germoglia in autunno o a inizio inverno, salvo poi fiorire in primavera e produrre semi a inizio estate. Ideale anche per la copertura del terreno, la potete notare anche che cresce spontaneamente là dove le temperature vanno dai 10 ai 25°C.
Tollera la siccità e il freddo moderato, ma patisce il gelo intenso o le zone troppo secche. Ama la luce naturale, ma cresce anche in mezz’ombra (specie se il terreno è abbastanza umido). Può crescere anche in casa, ma ha bisogno di luce solare diretta e di una zona ventilata. Come umidità, preferisce gli ambienti freschi.

Come terreno va bene praticamente qualsiasi tipologia. In natura cresce anche nei terreni poveri, compatti e con poca materia organica. Tuttavia, se potete, cercate di garantirle dei terreni sciolti o leggermente sabbiosi, con pH da neutro a leggermente alcalino (da 6,5 a 8). Non tollera assolutamente i ristagni d’acqua, quindi il terriccio deve essere ben drenante. Ogni tanto, poi, non farà male aggiungere al terreno un po’ di compost o del pacciame.
Come irrigazione, in pratica all’esterno non ha bisogno di essere innaffiato. In casa o in vaso, invece, innaffiate solo quando il terreno è molto asciutto.
Molto resistente, si tratta di una pianta selvatica che non teme i parassiti. L’unica cosa che potrebbe capitare è che se l’ambiente è troppo umido ecco che potrebbe sviluppare muffe o marciume.