Cospargi il terriccio delle tue piante di gusci di pistacchio e le tue piante ti regaleranno fiori meravigliosi

Anche se siete soliti consumarlo sulle vostre tavole forse non sapete che il pistacchio, la cui pianta si chiama “Pistacia vera”, proviene dal lontano Medio Oriente. Il suo habitat naturale prevede che la piantina sia continuamente esposta a decise fonti di calore o e che sia in contatto con poca umidità. Infatti questo esemplare in origine si poteva rinvenire solo nei deserti, ambienti caratterizzati da un clima decisamente arido.

gusci distribuiti sul terriccio

La parte commestibile del frutto del pistacchio ovviamente è l’anima che si ritrova racchiusa tra i due gusci. Questi ultimi però, anche se non edibili, possono essere sfruttati nel campo del giardinaggio: guai a chi butta via i gusci dei pistacchi! Utilizzando questo piccolo espediente si limitano gli sprechi e si ricorre ad un metodo tutto naturale. L’unica cosa che bisogna fare è distribuire una generosissima manciata di gusci sopra il terreno delle vostre piantine. Bisogna formare uno strato uniforme che deve andare a coprire tutta la parte superiore del vaso.

foglie che spuntano fuori dal terreno

Il fine è quello di creare una sorta di barriera protettiva. Queste durissime corazze dalla forma concava infatti aiutano le piantine a trattenere l’umidità del terreno e a prevenire l’attacco di eventuali erbe infestanti. Per di più questi piccoli gusci sono in grado di fungere da fertilizzante naturale grazie all’elevata concentrazione di sali minerali, grassi, proteine e carboidrati celati al loro interno. Molti giardinieri li impiegano anche come deterrente per tenere lontane lumache e chiocciole. Gli esperti si raccomandano in tal caso di mescolarli ad alcuni gusci d’uovo.

pistacchi accumulati

Se volete concimare il vostro giardino il consiglio è quello di andarli a mescolare ad altro materiale organico come foglie, trucioli di legno e pezzi di corteccia. Non vi aspettate che si decompongano subito. Questi gusci infatti impiegano svariati anni per degradarsi: oltre che di un sacchetto di pistacchi è importante munirsi anche di molta pazienza!

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