Come proteggere gli alberi da frutto dalle infide gelate primaverili

La primavera è arrivata, con il suo carico di pollini, insetti e gelate tardive. Soprattutto queste ultime sono una vera e propria nemesi per i giardinieri e gli agricoltori. Una gelata primaverile tardiva e inaspettata, infatti, può danneggiare a tal punto i boccioli dei fiori e i frutti in via di sviluppo da far perdere un raccolto. Ecco dunque perché è necessario mettersi al riparo, proteggendo gli alberi da frutto prima che il freddo rovini del tutto boccioli, gemme, fiori e frutti.

Gelate e alberi da frutto: ecco cosa fare

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Un giorno fa un caldo che si muore e il giorno dopo diluvia, con temperature che calano anche di 10°C o più. Questo è il clima attuale delle primavera, funestato fra l’altro dal rischio di gelate tardive. Il problema è che in questo periodo la maggior parte degli alberi da frutto sta producendo boccioli e fiori da cui poi si svilupperanno i frutti. Ma se a colpirli arriva il freddo di una gelata, quei boccioli e quei fiori moriranno. Il che vuol dire salutare per sempre quel raccolto.

Per questo motivo i giardinieri più accorti si sono già messi all’opera per proteggere gli alberi da frutto dalle gelate. Innanzitutto, hanno lavorato a monte. Il che vuol dire che hanno evitato di posizionare gli alberi da frutto in zone troppo esposte alle intemperie. Di sicuro non li hanno collocati in basso, dove si accumula l’aria fredda.

Inoltre hanno a portata di mano gli appositi teli di copertura, anche quelli in juta. Tenendo d’occhio i bollettini meteo, quando anche solo si sospetta che le temperature possano calare di notte in maniera eccessiva, usate i teli per coprire gli alberi di sera, scoprendoli poi la mattina.

Ricordatevi anche di innaffiare prima delle gelate. Questo perché il terreno umido tende a immagazzinare calore, rilasciandolo durante la notte. Ovviamente non innaffiate di notte.

Questo vale per i nostri giardini. Chi ha un frutteto più esteso, invece, applica anche altre tecniche. Per esempio, durante le notti più fredde, irrigano a pioggia sulla chioma dell’acqua in modo che si formi un sottile strato di ghiaccio che mantiene le temperature ad almeno 0°C.

C’è anche chi usa dei ventilatori agricoli, in modo da mescolare l’aria fredda che c’è in basso con quella più calda in alto. Oppure c’è anche chi usa dei generatori di calore, spesso abbinati ai ventilatori. Ovviamente si tratta di tecniche costose, usate solamente nei frutteti più di pregio.

gelate

Cercate anche di lavorare sulla prevenzione. Ritardate la potatura in modo da ritardare la fioritura, riducendo i possibili danni ai fiori. Non può essere fatto su tutte le piante, ma su alcune, come le viti, sì. C’è anche chi utilizza dei trattamenti fogliari e dei fertilizzanti per aumentare la resistenza delle piante al freddo. Sono utili i fertilizzanti ricchi di zinco (stabilizza la parete cellulare), rame (riduce i batteri e la formazione di cristalli di ghiaccio) e manganese (stimola i poteri antiossidanti delle piante).

Potete anche aggiungere estratti di alghe, idrolizzati proteici e aminoacidi specifici per piante o boro, che protegge le membrane cellulari. Tali trattamenti, però, funzionano solamente se applicati 3-7 giorni prima delle previste gelate. Inoltre tali trattamenti non dovrebbero essere usati in piena fioritura, a meno che quel prodotto non sia consentito in tale fase.

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