Come piantare le Margherite Blu: crescita e cura passo dopo passo

Le margherite sono fiori motlo famosi, eppure non tutti sanno che ne esiste una variante interamente blu. Come tutte le margherite anche queste “cugine” color del cielo non hanno grandi esigenze. Tuttavia si tratta di fiori la cui vita ha una brevissima durata, quindi è bene sfoggiarle finché sono ancora nel pieno della loro bellezza. Se avete intenzione di arricchire le vostre aiuole con questi magnifici esemplari basta seguire una serie di piccoli accorgimenti.

margherite immerse nel verde

Come prima cosa bisogna sapere che si possono iniziare a coltivare o da semi o a partire da piante già sviluppate. Se decidete di partire da fiori già sbocciati come prima cosa bisogna tagliare il fusto della pianta a grappolo, ossia dividerlo in più “assi”. Dopodiché bisogna posizionarlo nel terreno: si può scegliere sia un vaso che il proprio giardino. L’importante è che la terra contenga fertilizzanti organici e che sia ricca di fosforo. Se avete scelto un vaso posizionate delle piccole rocce sul suo fondo.

donna che si prende cura delle piante

Le margherite adorano il sole e non sopravvivono in ambienti caratterizzati da temperature eccessivamente rigide. Per quanto riguarda l’annaffiatura occorre stare attenti. Le margherite vogliono crescere assorbendo acqua in abbondanza ma non per questo si può esagerare. Come capire se ci si sta muovendo bene con l’irrigazione? Basta mettere un dito nel terreno e verificarne lo stato di idratazione. Se si sporca o si bagna bisogna evitare di forzare ulteriormente la mano: la pianta momentaneamente non ha bisogno di altra acqua. La potatura va effettuata solo in alcuni periodi dell’anno. Gli esperti suggeriscono di farla tra luglio e agosto e soprattutto di effettuare sempre tagli in diagonale armati di cesoie.

margherite dai petali blu

Se seguirete queste istruzioni a breve potrete deliziare il vostro sguardo con delle bellissime margherite blu. Crescono bene sia in vaso che in giardino e soprattutto non sono degli esemplari “costosi“: che aspettate?

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