Come far fiorire le piante per tutto l’anno: regole auree da seguire

Avere piante colorate nel proprio appartamento può fare la vera differenza tra un ambiente scarno e uno pieno di vitalità. Riempire le proprie stanze di verde per di più, oltre a creare un piacevole impatto visivo, purifica l’aria. Mantenere tante tipologie di piante in un ambiente domestico potrebbe sembrare un’impresa ardua, tuttavia non è affatto così. Basta seguire pochi e semplici passaggi e il gioco è fatto! Quindi perché non cimentarsi nella cura di qualche piantina?

pianta con i fiori rossi in un vaso

Ogni specie cela le proprie particolarissime esigenze ma tutte pretendono che si rispettino delle richieste “comuni”. Queste comprendono: intensità della luce, calore, frequenza d’irrigazione e concimazione. Se si segue accuratamente ogni passaggio ci si assicura automaticamente di poter assistere alla fioritura delle proprie piantine domestiche per l’intero anno. Questa condizione può infatti presentarsi per 12 mesi consecutivi se si dispone di conoscenze basilari per la cura del proprio angolo verde.

pianta dai petali violacei

Il primo punto da rispettare è la frequenza con la quale si effettua l’irrigazione. Bisogna innanzitutto innaffiare le piantine una o due volte a settimana. Il fertilizzante va invece usato una o due volte al mese tenendo bene a mente che un eccesso nell’uso potrebbe essere fatale. Le piante devono godere di momenti di riposo e quindi aggiungere troppo fertilizzante può causare danni. Il rinvaso si effettua dopo la fioritura dopo uno o due anni.

piante verdi davanti alla finestra

Ultimo fattore ma non meno importante è la luce, che contribuisce ad una corretta crescita. Non bisogna trascurare la posizione del vaso nella stanza, specialmente se questo si trova vicino ad una finestra. La luce deve avvolgere interamente la piantina, perciò occorre effettuare delle rotazioni durante la giornata per evitare che alcune parti rimangano oscurate. Cosa succede se non si effettua questo ulteriore passaggio? Nel caso in cui la sorgente luminosa fosse scarsa o mal posizionata queste andrebbero a ripiegarsi “male” per captare le radiazioni.

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