Come creare un fertilizzante per piante con chiodi arrugginiti

I chiodi vecchi ed arrugginiti possono essere utilizzati come ingrediente nella preparazione di un fertilizzante per piante. Questo materiale arricchisce di ferro il substrato, garantendo una crescita ottimale del vegetale. Inoltre, così, si possono riciclare questi oggetti, riducendone l’impatto ambientale.

Chiodi per evitare che la pianta appassisca

Benefici per le piante nell’utilizzare chiodi arrugginiti

Chiodi per evitare che la pianta appassisca

Sicuramente è capitato a tutti di vedere la proprio pianta appassire lentamente, prima si ingialliscono le foglie, poi cadono e successivamente anche i suoi rametti si indeboliscono e si abbassano. In questi casi, solitamente, la causa principale è la mancanza di ferro. Il ferro è un elemento fondamentale per la crescita delle piante, ma bisogna ricordare che i vegetali necessitano anche di potassio, fosforo e azoto. Tuttavia, la mancanza di ferro è la carenza più comune che si verifica nelle piante. Uno dei motivi per cui accade è che spesso, per la semina, si utilizzano terreni poco acidi o si annaffiano con acqua ricca di calce.

Chiodi per evitare che la pianta appassisca

C’è una tecnica che permette di risolvere questo problema e la soluzione risiede proprio in un vecchio chiodo arrugginito. In particolare bisogna mettere questo oggetto nel piatto in cui è contenuto il vaso. In questo modo quando si innaffia la pianta, l’acqua che va a finire al suo interno andrà a contatto con il chiodo. Quest’ultimo perderà ossido di ferro che verrà assorbito dalla pianta e permetterà a questa di risollevarsi.

Oppure queste viti vecchie possono essere messe in ammollo per alcuni giorni in un recipiente con acqua. Il principio è lo stesso; rilasceranno sempre l’ossido di ferro. Quando l’acqua diventa marrone il processo è terminato, ed a questo punto si può irrigare la pianta con questo liquido.

Utilizzare materiale ferroso per evitare che la pianta appassisca

Altrimenti, il materiale ferroso si può posizionare proprio all’interno del vaso, mettendo da 5 a 10 chiodi, a seconda delle dimensioni della pianta, con la punta infilzata nel terreno, disposti lungo tutto il perimetro.

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