Celidonia: tutto sulla pianta officinale più usata per la pelle

Tra le tante piante che crescono spontaneamente nei prati o ai margini dei boschi, ce ne sono alcune usate da tempo anche per scopi curativi. Una di queste è la celidonia, una pianta conosciuta per le sue proprietà utili, soprattutto nella medicina naturale. È una pianta molto resistente, cresce in diversi tipi di terreno e può tornare utile in più situazioni, anche se bisogna fare attenzione quando la si usa.

Celidonia: cura per la pelle

La celidonia è una pianta erbacea che appartiene alla stessa famiglia del papavero. Può arrivare fino a un metro di altezza e si riconosce per i suoi fusti ramificati e le foglie dal bordo irregolare. I fiori sono piccoli, di colore giallo acceso e compaiono tra la primavera e l’autunno. Cresce bene in luoghi freschi e ombreggiati, ma si adatta anche a zone più soleggiate se il clima non è troppo secco. Ama i terreni ben drenati e ricchi di sostanze nutritive, e per questo spesso si sviluppa molto velocemente, tanto da poter diventare una pianta invasiva se non controllata.

Dal punto di vista della coltivazione, la celidonia è abbastanza semplice da gestire. Ha bisogno di essere annaffiata con regolarità, perché non sopporta bene la siccità. Si può riprodurre in due modi: piantando i semi, da seminare tra febbraio e marzo in un semenzaio caldo, oppure dividendo i cespi di una pianta adulta, preferibilmente in autunno o a fine inverno. Quest’ultimo metodo è più veloce, perché si ottengono subito delle nuove piantine pronte per crescere.

Celidonia: cura per la pelle

Uno degli usi più conosciuti della celidonia è quello contro le verruche. Il lattice che esce quando si spezza un ramo viene applicato direttamente sulla zona da trattare, due volte al giorno, fino a quando la verruca sparisce. Questo liquido però è irritante, quindi bisogna stare molto attenti a non metterlo sulla pelle sana. Anche ingerire parti della pianta è pericoloso: può causare nausea, vomito e altri problemi. Per questo non è consigliato usarla internamente senza la guida di un esperto.

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