Carpobrotus: come coltivare con successo le unghie di strega

La splendida pianta che vedete in foto è un Carpobrotus. Meglio nota con gli evocativi nomi di unghie di strega o fico degli Ottentotti, si tratta di una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aizoacee. Ne esistono diverse specie, anche se le più diffuse sono la Carpobrotus edulis e la Carpobrotus rossii. Non è difficile prendersene cura, ma richiedono qualche attenzione particolare.

Come coltivare con successo una Carpobrotus?

Carpobrotus

Pianta perenne originaria dell’Africa meridionale, la possiamo coltivare tranquillamente anche qui da noi in vaso o in campo. Ovviamente prospera meglio in un clima caldo. A seconda della varietà ne troverete di ricadenti o rampicanti, dunque occhio a scegliere quella giusta per le vostre esigenze.

La pianta presenta un fusto robusto, verde tendente al rossastro. Le foglie sono carnose e variamente allungate, triangolari e di colore verde scuro. Bellissimi i fiori che ricordano un po’ delle margherite. A seconda delle varietà troverete fiori gialli, rosa (il C. edulis ha fiori rosa-fucsia dal colore molto sgargiante) o rossi. La fioritura avviene in estate, mentre i frutti sono tondeggianti.

Il Carpobrotus è coltivato come pianta ornamentale, ideale come tappezzante per i muri o il terreno. Inoltre è utilizzata con successo per abbellire i giardini rocciosi, le composizioni in vaso o anche come pianta da interno.

La propagazione avviene per seme in primavera (il semenzaio ha bisogno di minimo 15°C) o per talea in autunno, con trapianto poi a maggio. Come terreno necessita di un terriccio per piante succulente, disciolto e arricchito con sabbia. Deve essere anche ben drenante per evitare il marciume radicale.

Carpobrotus edulis

Cercate di posizionarla in posti caldi e soleggiati. Non sopporta assolutamente le basse temperature, dunque d’inverno è meglio portarla al riparo in casa o in serra. Se coltivata in campo, utilizzate gli appositi teli di protezione.

Da brava succulenta, resiste tantissimo alla siccità. Tuttavia necessita di un’irrigazione costante soprattutto durante la fase di fioritura. Tuttavia evitate assolutamente i ristagni idrici che portano al marciume radicale.

Sempre durante la fioritura ricordatevi di concimare la pianta con fertilizzanti liquidi specifici per cactus, da mescolare insieme all’acqua di innaffiatura.

Fra le malattie, occhio agli afidi, alla cocciniglia e al marciume radicale.

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