Avete mai trovato una strana schiumetta sulle piante – ecco cos’è la sputacchina e perché è pericolosa
Spesso in primavera capita di imbattersi in questa schiumetta durante una passeggiata in un prato. Si tratta di una sostanza naturale prodotta dalla “sputacchina“.
Che cos’è la sputacchina
La sputacchina (Philaneus spumarius) è una famiglia di insetti appartenenti ai Rincoti Omotteri. I giovani di questa specie sono appunto riconoscibili dalla schiuma che lasciano sulle piante a primavera, facilmente osservabile lungo gli steli o le foglie.
Come si forma la schiuma e a cosa serve
Gli insetti adulti sono farfalline bruno-nerastre grandi circa mezzo centimetro. Le uova vengono deposte dalla femmina nella corteccia degli alberi durante il periodo estivo. Passato l’inverno, in primavera nascono le larve che si nutrono di linfa e lasciano una schiuma che è lo scarto del loro intestino. Questa schiuma si forma attraverso il passaggio forzato dell’aria insieme agli escrementi liquidi viscosi. Serve come protezione dagli attacchi dei predatori, come una sorta di scudo. Rappresenta infatti un involucro protettivo che avvolge la larva (detta più correttamente neanide o ninfa). Allo stesso tempo, protegge dai raggi del sole mantenendo la giusta temperatura ed evitando che si disperda umidità. È dunque un ottimo riparo.
La sputacchina è realmente pericolosa?
Gli insetti non sono pericolosi di per sé, ma cibandosi di linfa possono causare qualche danno da puntura per nutrizione. Questo può portare la pianta a perdere un po’ di colore o cambiare leggermente aspetto a causa delle deformazioni. La schiuma non danneggia assolutamente le piante, l’unica conseguenza è che secondo alcuni le rende meno belle da vedere, ma in realtà è proprio in questi dettagli che si può osservare la bellezza della natura.
L’unico caso in cui gli insetti adulti risultano veramente dannosi, rischiando di apportare gravi danni, è il caso in cui siano vettori di Xylella fastidiosa, un batterio che contagia proprio attraverso la linfa e che può causare danni alle coltivazioni, ad esempio agli ulivi o alla vite.
