Attenzione alla muffa da neve sull’erba: come riconoscerla e prevenirla

Avete notato la comparsa di chiazze di erba di colore più chiaro là dove si è sciolta la neve? Beh, questa è una pessima notizia: il vostro prato potrebbe essere vittima della muffa della neve. Si tratta di una patologia fungina che, per ovvi motivi, colpisce quelle zone dove il clima permette la caduta della neve. Dopo che la neve si scioglie questi funghi causano la formazione di chiazze circolari giallastre e secche nel prato, proprio là dove la neve si è sciolta. E nei casi più gravi potreste vedere proprio delle crescite fungine grigie o rosate.

Come eliminare la muffa della neve?

muffa neve

La muffa della neve è una malattia fungina abbastanza comune che potrebbe manifestarsi su qualsiasi tipologia di erba da prato. Ne esistono di due tipi. La prima è la muffa rosa della neve causata dal fungo Microdochium nivale, mentre la seconda è la muffa grigia della neve provocata dai funghi Typhula incarnata e Typhula ishikariensis.

In generale tendono a essere più gravi e durature le muffe delle nevi rosa e quella grigia provocata dalla Typhula ishikariensis. La muffa della neve causata dalla Typhula incarnata, invece, tende a essere più lieve e superficiale, scomparendo da sola in primavera.

Questa malattia del prato è più comune nelle aree dove nevica abbondantemente. Durante i mesi più caldi i funghi giacciono nel terreno dormienti, racchiusi in strutture chiamate sclerozi. Quando queste masse di miceli induriti sono esposte a temperature fredde e umide, a causa dello scioglimento delle nevi, ecco che germinano e si espandono radialmente.

Queste muffe tendono a prosperare quando la temperatura del terreno è compresa fra gli 0 e i 2°C. Se l’erba rimane umida e fresca, ecco che le macchie fungine si espanderanno. Ma una volta che il sole riuscirà a riscaldare il micelio ecco che quest’ultimo si secca e forma altri sclerozi che rimarranno dormienti fino all’anno dopo.

Vi accorgerete facilmente della presenza di questi funghi perché, dopo che la neve si sarà sciolta, sul prato rimarranno delle chiazze circolari di erba color paglia. Le muffe rosa causano di solito macchie delle dimensioni più piccole, con un diametro sui 15 centimetri. Le macchie da muffe grigie, invece, sono più grandi, vanno dai 5 centimetri di diametro ai 60 centimetri.

I fili d’erba appariranno aggrovigliati, talvolta di colore marrone chiaro, talvolta biancastri. Al tatto sono secchi. Osservando le chiazze più da vicino è possibile intravedere gli sclerozi rosso-marroni che crescono alle estremità delle foglie e delle corone. Attenzione, però: alcune persone sono allergiche a tali muffe. Dunque quando lavorate intorno a queste chiazze è sempre meglio indossare la mascherina di protezione.

Visto che prevenire è sempre meglio che curare, ecco che per evitare lo sviluppo di tali muffe ci sono diverse precauzioni che potete prendere. In primo luogo ricordatevi di tagliare l’erba del prato fino all’autunno inoltrato, appena prima della prima nevicata. Così facendo ridurrete il tasso di umidità del prato, riducendo il rischio di sviluppo muffe.

In autunno, poi, ricordatevi di rastrellare le foglie. Questo perché gli sclerozi riposano tranquilli sotto uno strato isolante e protettivo di foglie.

Un’altra cosa che potete fare è evitare di usare fertilizzanti azotati in autunno. Questo perché tali nutrienti extra possono nutrire per bene i funghi, permettendo loro di diffondersi ancora più velocemente.

prato inverno temperatura

Nei limiti del possibile, cercate di evitare che sul prato si depositino enormi cumuli di neve. Ovviamente in alcune aree è impensabile riuscire a evitarlo, ma, nei limiti del possibile, cercate di spostare la neve dal prato sulla strada o sul marciapiede.

C’è anche chi applica fungicidi a scopo preventivo sul prato. Se proprio dovete farlo, meglio usare fungicidi naturali organici e non chimici che vanno ad aggredire l’ecosistema e l’ambiente. Dovrete però applicarli prima della prima nevicata invernale.

Ma se la muffa della neve ha già aggredito il prato? Beh, la prima cosa da fare è munirsi di mascherina e iniziare a rastrellare l’erba. In questo modo esporrete il micelio al sole facendolo seccare prima. Tuttavia, nei casi più gravi, potrebbe essere necessario riseminare il prato.

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