Agrimonia: tutto quello che avreste sempre voluto sapere su questa pianta e molto altro
L’Agrimonia, chiamata anche erba di San Guglielmo o Eupatorio dei greci, fa parte della famiglia delle Rosaceae. Il suo nome deriva da Mitridate Eupatore Dioniso, re del Ponto del I sec. a.C. che secondo tradizione, introdusse la pianta in terapia. Nell’articolo vedremo insieme tutto ciò che c’è da sapere su questa pianta aromatica.
L’Agrimonia è una pianta erbacea perenne di altezza massima di un metro e presente in Europa settentrionale. E’ tipica dei terreni asciutti e soleggiati e fiorisce da giugno ad agosto con fiori gialli pentameri. Le foglie sono di un bel colore verde sulla pagina superiore e grigiastre sotto. Il frutto è costituito da due acheni racchiusi in un ricettacolo fornito di setole uncinate. I suoi componenti chimici sono flavonoidi come kaemferolo, luteolina o apigenina e tannini condensati in misura variabile. La principale proprietà della pianta è quella di disinfettante locale e topica su cute e mucose. Inoltre, si può utilizzare per il trattamento di faringiti, stomatiti e diarrea acuta lieve. Per uso esterno la pianta è utilizzabile per la cura di dermatiti e ferite.
Come già detto, la pianta è dotata di proprietà disinfettanti locali. Per tale ragione, viene usata per trattare le infiammazioni cutanee e del cavo orofaringeo. Questa deve essere impiegata esternamente con un decotto da usare per sciacqui e gargarismi oppure da applicare direttamente sull’area interessata. Per realizzare un decotto basta prendere 40g di foglie di Agrimonia e 30 g di petali di rosa e di radice decorticata di Altea. Bisogna far bollire un cucchiaio della miscela per tazza d’acqua. Dopo 15 minuti si filtra e si versa il liquido in un bicchiere. Utilizzare 2 o 3 volte al giorno. L’Agrimonia viene sfruttata anche dalla medicina omeopatica, dove viene utilizzata in caso di tosse e mal di gola.
A causa dell’alto contenuto di tannini, in seguito all’assunzione di elevate quantità di agrimonia, potrebbero manifestarsi disturbi digestivi e costipazione. Quindi, fatene buon uso e preparatene un decotto.