Clerodendrum paniculatum: trucchi e segreti per coltivare il particolarissimo fiore pagoda

Una pianta davvero particolare: stiamo parlando del Clerodendrum paniculatum, meglio noto con il nome di fiore pagoda per via della forma della sua infiorescenza che, con un po’ di fantasia e di licenza poetica, ricorda un po’ la forma di una pagoda orientale. Possiamo coltivarlo qui da noi? In teoria sì, ma dobbiamo anche ricordarci che questo arbusto sempreverde a crescita rapida è di origini tropicali, dunque bisogna rispettare alcune sue precise esigenze di coltivazione.

Come coltivare con successo il Clerodendrum paniculatum?

clerodendrum paniculatum
Crediti foto: @Mokkie, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Il Clerondendrum paniculatum è una pianta tropicale originaria della Cina, del Bangladesh, delle Filippine, dell’India e della Thailandia. Nel suo areale d’origine tende a crescere sia nelle zone aperte che ai margini delle foreste pluviali, prediligendo particolarmente le rive dei fiumi.

Si tratta di un arbusto sempreverde perenne, semilegnoso e a crescita rapida. Le foglie sono larghe e aforma di palmo, con margini leggermente dentati, di colore scuro sulla pagina superiore e con piccole scaglie biancastre sulla pagina inferiore. La pagina superiore tende anche a essere ruvida al tatto.

Punto di forza di questa pianta sono le vistose infiorescenze a pannocchia composte da una miriade di piccoli fiorellini di colore dal bianco (raro) al rosso-arancione (più frequente). I frutti sono delle drupe contenenti i semi.

La riproduzione avviene per seme (questo di solito nel suo areale originario), per polloni radicali e anche per talea, ma solo in estate. Se deciderete di coltivarla, occhio: in alcune zone umide e calde, talvolta, tende ad avere carattere invasivo.

Se volete coltivarla qui da noi, ricordatevi che richiede un clima temperato e caldo, dove le temperature scendano raramente sotto gli 0°C. Quindi qui da noi, forse, è meglio coltivarla in vaso o in serra, in modo da proteggerla dal freddo invernale. Come esposizione, vuole il pieno sole. Tuttavia sopporta anche la mezz’ombra.

Come terriccio, non è troppo esigente. Tuttavia meglio fornirle un terreno ben drenante, ricco e fertile. Il terreno dovrà essere sempre leggermente umido, con un pH preferibilmente da acido a leggermente alcalino.

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Crediti foto: @Drsssuresh1961, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Le irrigazioni devono essere regolari e abbondanti, soprattutto in estate, con terreno umido. D’inverno meglio diradarle, ma facendo in modo che il terreno sia sempre umido. Cercate solo di evitare i ristagni idrici che causano marciume radicale.

Durante la stagione vegetativa, ricordatevi di concimarla, mentre a fine fioritura dovrete potarla, soprattutto per mantenere la forma compatta della pianta.

Se coltivata in vaso, ricordatevi che ha bisogno di un mix di terriccio organico arricchito con sabbia o perlite. In questo modo potrete anche metterla al riparo dal freddo durante l’inverno o quando le temperature notturne iniziano a scendere sotto i 14-15 °C.

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