Bellezza pericolosa: scopri il lato nascosto della Phytolacca americana

La Phytolacca americana, originaria del nord America, è una pianta molto spesso visibile nei campi, nei giardini o addirittura lungo la strada. Le sue piccole bacche color nero-violaceo agli occhi di molti potrebbero apparire innocue se non addirittura invitanti, eppure dietro al loro aspetto si nasconde una verità pericolosa. Questa piantina è infatti dannosa per tutte le forme di vita in quanto contiene un ricettacolo di composti tossici tra cui la fitolaccatossina e la fitolaccigenina.

pianta tossica

Questo esemplare, in inglese denominato “Pokeweed“, risulta velenoso nella sua interezza, dalle bacche fino ad arrivare alle radici. La parte più pericolosa della pianta è però la radice, infatti è lì che si concentra la massima quantità di tossine, che può provocare un avvelenamento anche letale. Può somigliare molto a delle comuni radici commestibili come quelle del rafano e del ginseng selvatico, motivo per cui è fondamentale saperla riconoscere con attenzione, soprattutto se si pratica la raccolta di piante spontanee. Dunque, se presente nel proprio giardino o terreno, è consigliabile rimuoverla indossando guanti protettivi e smaltirla con attenzione, evitando il contatto diretto con la pelle.

Phytolacca americana

Per evitare il contatto diretto con la Phytolacca americana, è molto importante imparare a riconoscerla con certezza, distinguendola da altri esemplari completamente innocui. Innanzitutto questa pianta perenne è in grado di crescere fino a 2-3 metri d’altezza, con fusti spessi, rossastri-violacei e molto spesso ramificati. La sue foglie invece sono di forma ovale, tendenzialmente raggiungono grandi dimensioni e, se in salute, assumono una colorazione verde intensa. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno la Phytolacca americana dà vita a dei grappoli di piccoli fiori bianchi, che nel tempo si trasformano in lucide bacche dal colore nero-violaceo. Dunque, se vi capita di imbattervi in una pianta presentate le caratteristiche soprelencate, evitate il contatto diretto e valutate l’attuazione di una rimozione in sicurezza!

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