L’acqua di cottura delle patate può rivoluzionare il tuo orto: ecco come
Gli orticoltori si ritrovano molto spesso a fronteggiare problematiche riguardanti le loro piantine, che perdonono gradualmente vitalità nonostante tutte le attenzioni riservate. Proprio per questo motivo c’è chi, a costo di salvare il proprio angolo verde, decide di affidarsi all’acquisto e all’utilizzo di fertilizzati costosi. Non tutti si rendono conto del fatto che Madre Natura da sempre fornisce soluzioni semplici e immediate. L’acqua di cottura delle patate, ricca di sali minerali e amido, può diventare un supporto per rinvigorire le piante del proprio orto o giardino.

Quando una pianta è sottoposta ad uno stress, anche se leggero, risponde cercano di trattenere l’energia per sopravvivere. Una delle prime strategie messe in atto dal mondo vegetale consiste nell’eliminare le foglie più vecchie, che in breve tempo ingialliscono e cadono. Il fatto che una signola foglia deperisca non è indicativo di uno status di malessere, tuttavia un ingiallimento diffuso dovrebbe essere visto come un campanello d’allarme. Anziché ignorare questi segnali è sempre bene cercare di supportare il prima possibile la salute della pianta, fornendo un “boost” naturale in grado di ripristinarne la vitalità. Perché però affidarsi proprio all’acqua di cottura delle patate? Quando questi tuberi rimangono sospesi in acqua bollente (rigorosamente senza sale) sono in grado di generare un elisir di lunga vita per il mondo vegetale!

Durante la fase di cottura infatti le patate tendono a rilasciare in acqua amido, oligoelementi come il potassio e vitamine del gruppo B. L’amido, un polisaccaride di origine vegetale, costituisce un nutriente fondamentale per le piante. Quando viene assorbito dal terreno non agisce come un fertilizzante in senso stretto, in quanto costituisce una fonte di energia per tutti i microrganismi che popolano il terreno. Fornire una fonte di carboidrati stimola la loro crescita, migliorando la struttura del terreno e la disponibilità di nutrienti per le radici. Il potassio invece è un regolatore della quantità di acqua presente all’interno delle piante, infatti evita che queste ultime possano seccarsi o saturarsi. Infine la vitamina B supporta il metabolismo e rafforza le difese dei vegetali, specialmente quando questi ultimi vengono trapiantati o sono sottoposti a shock termici.