Come prendersi cura dell’Agapanto per ottenere una fioritura spettacolare
Dedicato in particolar modo a chi ama il blu: nel giardino o sul balcone dovete assolutamente inserire anche l’agapanto. Il suo nome scientifico è Agapanthus africanus, ma è meglio noto come giglio africano o agapanto africano. Si tratta di una pianta che produce fiori bianchi, lilla o anche di un blu spettacolare. Tuttavia, per ottenere una fioritura degna di questo nome, dovrete prendere qualche prima accortezza. Ah, prima di iniziare a prendersi cura dell’agapanto, ricordatevi che questo fiore è tossico. Il che vuol dire che dovrete maneggiarlo rigorosamente usando i guanti. E che se sono presenti cani, gatti o bambini, sarebbe meglio evitare di coltivarlo o collocarlo in una posizione irraggiungibile visto che l’ingestione delle foglie causa irritazione, vomito e diarrea.
Come prendersi cura dell’agapanto?

L’agapanto è una pianta alquanto resistente. Solitamente lo si pianta in primavera, salvo poi armarsi di pazienza: di vanno almeno due o tre anni prima che fiorisca. Alto al massimo un mese e mezzo, non è una pianta piccolissima, dunque occhio a dove lo posizionate. Tuttavia torna utile per donare ai giardini una nota verticale.
Se lo coltivate in campo, non ha particolari esigenze. Avrete solamente bisogno di un terreno ben drenante e di fare in modo che riceva luce solare diretta, in modo da favorire la fioritura. Se lo coltivate in vaso, invece, avrete bisogno di un mix di terriccio fertile e sabbia. Il vaso può essere collocato anche in mezz’ombra. Ma occhio: ogni tre anni dovrete rinvasarla, altrimenti le radici inizieranno a sporgere dal vaso.
Pianta assai resistente alla siccità, durante la fioritura richiede però innaffiature abbondanti e regolari. Il terreno deve essere umido, ma non inzuppato d’acqua. Se le foglie diventano gialle, vuol dire che state innaffiando troppo. In autunno e inverno stoppate le irrigazioni, a meno che il terreno non sia troppo asciutto.

In inverno arricchite il terreno con del fertilizzante organico o dell’humus di lombrico. In primavera, invece, aggiungete un fertilizzante a basso tenore di azoto nell’acqua di irrigazione, in modo da stimolare la produzione di fiori.
Fate attenzione al freddo. Anche se sopporta gelate leggere, quando le temperature scendono sotto i 5°C ecco che inizia a perdere le foglie. Fornite sempre una buona pacciamatura e d’inverno posizionate il vaso in una zona calda e riparata. Resistente alle malattie, ecco che lumache e chiocciole possono causare qualche disguido.